martedì 25 ottobre 2011

mezza età nell'età di mezzo

Viviamo un momentodi transizione e viviamo in un momento di transizione. Come chi sta passando dal medioevo al Rinascimento. Siamo in un periodo che diventerà il cardine della porta sul futuro. E non è facile. Chi è giovane non ha memoria e chi è meno giovane ricorda momenti che sono sembrati di evoluzione e invece hanno prodotto un effetto - elastico.
Mai come ora occorre imparare la pazienza e rimanere sempre pronti a scattare. Come gatti sornioni e saggi che non si lasciano sfuggire l'occasione di un assalto, magari anche solo per gioco e per sgranchire i muscoli.
La pazienza è verso di noi, non verso chi ci obbliga a rimanere ancorati a vecchi schemi e reitera la paura e l'abitudine come stile di vita globale.
Pensiamo al Rinascimento.Non abbiamo paura di sognare e soprattutto di lavorare per i nostri sogni.

domenica 23 ottobre 2011

SIC transit...

Oggi è morto un bambino. Un campione, certo, ma pur sempre un bambino. Simoncelli (SIC nel gergo dei suoi amici) se ne è andato. Pochi secondi scivolati via insieme alla sua vita. Pochi secondi che segneranno per sempre molte vite.
Forse è morto giocando, forse una volta di più la morte incrocia la vita giocando.
Solo l'altro ieri abbiamo sentito dire 'Sic transit gloria mundi' riferendosi alla morte di un giocatore ben più esperto che aveva giocato su molti tavoli, molto spesso bluffando.
SIC transit. Ma "questo" SIC che passa lascia un grande dolore e il sorriso mesto di chi lo osservava 'giocare'. Addio, SIC

martedì 11 ottobre 2011

Tener A Mente Teneramente Te, Nera Mente

Ecco un'altra riflessione su come gli spazi, i vuoti, le assenze o le unioni possano modificare il senso delle parole e della realtà.
Ricordarsi può unirsi alla tenerezza e così si può ricordare con dolcezza qualcuno o qualcosa. Ma se alle stesse lettere si uniscono altri spazi, altri punti, altri vuoti ecco che arriva 'il lato oscuro'. E così si finisce per ricordare con tenerezza qualcuno che non ha la mente limpida...
Giocare con le parole. Ecco una delle poesie della vita....

giovedì 6 ottobre 2011

il Suono del Suo No

A volte basta uno spazio tra poche lettere per cambiare completamente il senso di qualcosa e creare una storia. Pensiamo alla parola 'Suono' e alle due parole 'Suo' e 'No'. Se le lettere che le compongono stanno insieme, il loro risultato è la definizione stessa dell'armonia, della voce, della musica, del rumore della Natura quando ci accompagna con dolcezza. Se si separano, diventano subito possessive e negative... e costruiscono una storia di distacco e di contrapposizione: "il Suono del Suo No".

addio a un Poeta

Oggi Steve Jobs ha raggiunto il suo 'cloud', la sua 'nuvola'. Da lì, continuerà a esistere fino a che ci sarà energia per alimentare le sue creature. Icona e poeta di un mondo che abbraccia la tecnologia ma non rinuncia al cuore, all'emozione.
A suo modo, Jobs è stato un vero poeta. Ha dato immagine ai sogni ed emozione e corpo ai sogni altrui. Ha mostrato il bello e il poetico della tecnologia. Si è ispirato al Frutto della Conoscenza e della tentazione per marchiare le sue creature.
Forse non a caso, come già accadde per John Lennon, la Mela sacrifica sempre i suoi poeti.
Addio, poeta dell'immagine e della tecnologia. Addio a chi ha saputo vestire di bellezza un insieme di fili e microchips. Addio a chi ha dato un'anima a creature soltanto tecnologiche.

mercoledì 5 ottobre 2011

Riflessioni sul Silenzio

Nonostante il grande clamore che abbiamo intorno, le innumerevoli comunicazioni nelle quali siamo immersi, il rincorrersi di gossip, notizie, parolacce, etc. etc. è il silenzio a impressionarmi:
il silenzio delle vittime che non hanno più voce mentre assassini, presunti tali, assolti tali, mediatici tali, ovunque tali scrivono libri, vanno in televisione, firmano sceneggiature di film.
il silenzio degli animali, sacrificati ogni giorno tanto per necessità quanto per fabbricare oggetti di moda, veri ma peggio ancora 'taroccati'
il silenzio di chi, come molti di noi cittadini, non sa che fare per fare capire quanto è stanco, quanto è schifato, quanto è indignato
Amo vedere la poesia nelle cose. Anche le più piccole. Vedere la leggerezza nei pensieri. Anche nei più tristi. Ma qui non vedo né poesia, né leggerezza. E sono stanca del silenzio.

mercoledì 28 settembre 2011

MESSAGE ON THE BOTTLE

Message On the bottle - Bracciale rosso

Message On the bottle - Bracciali colorati
Cosa fare di una bottiglia di plastica quando abbiamo bevuto tutta l'acqua che conteneva? Se vogliamo cogliere la poesia delle cose e evitare di riempire i cestini di bottigliette vuote possiamo trasformarla in un braccialetto che racconti qualcosa di noi... Ovviamente butteremo gli avanzi nei contenitori destinati alla plastica.